Un curriculum di due parole

Originariamente pubblicato su LinkedIn

I

Dovevamo fare dei lavori in casa e abbiamo chiesto diversi preventivi. Come sempre volevamo alcune cose precise: una buona qualità, puntualità e risparmiare.

Ci hanno risposto una dozzina di aziende, tutte più o meno competitive. Alla fine, abbiamo scelto.

Non era il preventivo più economico ma:

  • Il nome dell’azienda ci sembrava familiare

  • In qualche occasione ne avevamo sentito parlare anche se non ricordavamo bene quando

  • Aveva fatto i lavori da un amico e lui ci aveva assicurato lavorassero bene.

II

Un mio amico ha vinto un viaggio grazie a qualcosa legato alle schede carburante. Non so bene come.

Ad ogni modo, mi ha detto che un giorno l’hanno chiamato al telefono per scegliere la località. C’erano due o tre opzioni e, a quanto pare, doveva decidere subito.

Ha scelto di andare a New York.

Le altre alternative? Non ricorda bene ma non sapeva né dove fossero né come fossero.

Un altro amico, che assisteva al racconto, gli ha chiesto: “perché tu cosa sai di New York?”

Lui è rimasto un attimo sorpreso, come l’avessero preso con le mani della marmellata. Poi ha scrollato le spalle e detto semplicemente “Dai, è New York”.

E abbiamo riso tutti quanti.

III

Tempo fa abbiamo comprato uno Smart tv.

Pensavamo di aver fatto un affare ma un amico ci ha detto che sarebbe stato meglio avessimo scelto quell’altra marca.

Non ricordo bene quale marca fosse e non ricordo nemmeno quali caratteristiche avrebbero dovuto farci propendere per quest’altra scelta. Non ricordo neanche l’altra marca in questione.

Noi abbiamo acquistato un Samsung. Ci sembrava di non sbagliare.

IV

Tutti i clienti acquisiti in questi ultimi anni non hanno mai avuto un mio curriculum. Mi hanno semplicemente visto on line, hanno letto qualcosa di mio o qualcun altro gliene ha parlato.

Anche se non ho mai avuto il coraggio di dirglielo, ogni volta hanno commesso un errore.

Sicuramente ci sono professionisti più economici e più in gamba di me.

Le parole più importanti del mondo

Nella mia vita ho un prima e un dopo. Prima di capire e prima di accettare.

Prima di capire e di accettare, sono stato un tipo rancoroso che se la prendeva con il mondo.

Perché il mondo era una massa di stupidi che si limita all’apparenza. Perché le persone fanno affari con i loro amici e così, stupidi, si perdono mille opportunità.

Perché insomma, il mondo, non acquistava me che valevo tantissimo. Non sceglieva me che valevo tantissimo.

Il dopo è stato il momento in cui ho accettato che le cose vanno così e capito che anche io ragionavo allo stesso modo.

L’epifania, è stata quando ho capito che ci sono solo due parole che contano davvero e sulle quali concentrarsi.

Sono solo due, per qualcuno tre, per altri è una sigla.

Il curriculum più breve del mondo

Puoi avere la fortuna (?) di avere due parole già forti. Ritrovarti già forte e posizionato anche se non hai fatto niente.

Oppure no.

Hai solo due parole sulle quali lavorare.

Puoi costruirci sopra una fortuna. O quanto ti basta ed è già abbastanza. Oppure niente.

Non sai mai come potrà andare la storia.

Di sicuro c’è che buona parte di ciò che accadrà dipende da:

  • quanto ti impegni a lavorarci sopra

  • quanto le persone comprendono a proposito di te

  • quanto le persone parlino di te oppure no

  • quanto le persone parlino bene di te oppure no

  • quanta chiarezza sarà associata a queste parole oppure no

  • quanti sentimenti positivi saranno associati oppure no

Anche se come me non sei nessuno

Anche se come me non sei nessuno, hai una grande opportunità: prendere le tue due parole e lavorare.

Prendere le tue due parole e le responsabilità.

È un po’ come Will Smith, in La ricerca della felicità, che se ne andava in giro con quei buffi affari, ingombranti e pesanti, e che non voleva nessuno.

Ci sei tu, con le tue due parole, che all’inizio nessuno capirà o vorrà sentire.

Ma questa è la storia. Una storia che può essere entusiasmante. Oppure no.

Ci sono solo due parole che contano. Non trattarle male, abbine rispetto. Non le sporcare, fai qualcosa per loro, loro faranno tantissimo per te.

Ci vorrà tantissimo tempo e non sarà per niente facile. Ma ci sono solo due parole che contano.

Il curriculum più breve del mondo. E quello più efficace.

Non riguarda solo gli altri, non riguarda solo le vendite, non riguarda solo i soldi. Le due parole riguardano principalmente te. Prim’ancora che qualcuno ci appiccichi un significato, è il significato che gli attribuisci tu, ciò che più conta.

È il valore che dai a te stesso. È il tuo scopo. È la destinazione del tuo viaggio. Prima di arrivare alla meta e mentre sei per strada stanco e a volte scoraggiato.

Nella remota ipotesi in cui non ne eri a conoscenza o non ci hai ancora lavorato: “A distanza di un anno, ti auguro tu abbia iniziato oggi.”

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